Marianna Amico Roxas Venerabile
Marianna Amico Roxas è Venerabile e ciò è importante perché la Chiesa la riconosce capace di essere modello per i cristiani di oggi, così bisognosi di luci che additino il vero cammino. In questo numero speciale di “Agli Amici di Marianna Amico Roxas” vengono riportati interventi importanti che esprimono la gratitudine a Dio per questo dono e la giusta attenzione ai devoti della Venerabile, ai quali è bello comunicare tale avvenimento.
Marianna introdusse per prima nella Chiesa nissena la modalità “secolare” della consacrazione a Dio nel quadro dello sviluppo delle forme di vita consacrata femminile, promuovendo l’attenzione al laicato come destinatario di proposte di spiritualità e non semplicemente di devozioni.
Soprattutto, con la sua adesione alla Compagnia di S. Orsola, seppe introdurre in Sicilia la forma di consacrazione a Dio restando nel mondo, secondo lo spirito di Sant’Angela Merici.
A Marianna si deve l’impegno per l’evangelizzazione e la catechesi dei fanciulli, dei giovani e degli adulti, la formazione di catechisti, il sostegno alle vocazioni sacerdotali e religiose, l’attenzione ai poveri e ai bisognosi, la promozione della persona umana, in particolare della donna, nella Chiesa e nella società. La Venerabile Marianna Amico Roxas è stata, dunque, una donna con una santità pienamente radicata nel popolo nisseno e vissuta con genialità evangelica.
Il Card. Angelo Amato, che ha presieduto la Celebrazione eucaristica in Cattedrale con accanto il Vescovo Mons. Mario Russotto e tanti Sacerdoti, nell’omelia ha detto che «si tratta di una tappa fondamentale nel processo di beatificazione e di canonizzazione, perché la Chiesa ha riconosciuto che la sua testimonianza cristiana ha raggiunto la vetta di santità, vivendo in pienezza le beatitudini evangeliche». E Mons. Russotto ha aggiunto che Marianna «è stata sale, luce e lievito per la Chiesa e nella società».
Tutto quello che è pubblicato in questi fogli dimostra che tutti siamo chiamati alla santità come Marianna, in maniera semplice e nella fedeltà quotidiana: tutto vissuto in comunione con Dio e con i fratelli. Traspare, inoltre, da questi fogli un esempio luminoso di donna che ha saputo coniugare splendidamente nella sua persona la consacrazione e la secolarità.
La Venerabile fu una donna cristiana che ha saputo giocare bene il suo genio femminile per Cristo e per la Chiesa. In questo sta la modernità della sua spiritualità, perché oggi si pone come esempio della bellezza della femminilità, come genio femminile nel dono di sé in mezzo alla gente, nelle famiglie e nel tessuto vivo di una società secolarizzata, dove più urge porre i semi della buona novella.