Una donna nella Chiesa. Biografia dall’epistolario
È dedicato alla Serva di Dio Marianna Amico Roxas uno degli ultimi volumi di mons. Giovanni Speciale.
“Il Signore – scrive mons. Speciale – le mandò incontro tre angeli che le indicarono e l’avviarono in una via che neppure conosceva, la Compagnia di Sant’Orsola fondata da Sant’Angela Merici”. Questi “tre angeli” erano mons. Alberto Vassallo, sacerdote, cugino della madre e poi Nunzio Apostolico; mons. Antonio Augusto Intreccialagli, sacerdote romano della congregazione dei Carmelitani Scalzi, in quegli anni vescovo di Caltanissetta; infine Giulia Vismara, direttrice della Compagnia di Sant’Orsola a Milano chiamata a Palermo dall’arcivescovo Lualdi su sollecitazione dello stesso Intreccialagli. Da quell’incontro a Marianna fu subito chiara la chiamata che il Signore le faceva: vivere da vergine consacrata nel mondo.
Il numero tre ricorre di continuo nel volume: tutti i quindici capitoli sono suddivisi in tre parti. “L’inizio – afferma mons. Speciale – fu umile e semplice. Marianna preparò un quadro di Sant’Angela che doveva essere una bandiera per il piccolo drappello che si metteva in cammino (con Marianna vi erano anche Caterina Vassallo ed Elvira Bartolozzi)”.
La spiritualità di Marianna metteva al centro di tutto il Cristo. Era una spiritualità talmente forte che riuscì a coinvolgere tanti nella sua missione e ne fece un punto di riferimento non solo per le sue “figlie” ma anche per laici e religiosi. Nonostante la fragilità fisica si spostava continuamente per tutta la Sicilia per la sua missione di vergine nel mondo, sposa a Dio e madre di tante “figlie”.
Il testo di mons. Giovanni Speciale racconta la vicenda terrena e la spiritualità di Marianna con un tratteggio avvincente e scorrevole. Non è una biografia agiografica ma, come la definisce l’autore stesso, un “polittico” con al centro sant’Angela Merici e Marianna Amico Roxas con intorno le figure di cardinali, vescovi, sacerdoti e le figlie della Compagnia. Un testo gradevole che si legge tutto d’un fiato e poi si rilegge ancora per cogliere qualche sfumatura sfuggita alla prima lettura. L’autore fa spesso riferimento alla regola di sant’Angela e alle numerose lettere che Marianna scrisse e che sono state raccolte e pubblicate, alcuni anni fa, da mons. Cataldo Naro per il Centro Cammarata.
Lettere che ci aiutano ad approfondire la sensibilità di Mariannina, così era chiamata affettuosamente, la sua forza spirituale nell’affrontare le difficoltà e nel tracciare la via alle tante figlie che le erano affidate.